venerdì 8 luglio 2016

In my bookshelf #33



Buongiorno!
Finalmente una nuova puntata di In my bookshelf, la rubrica nella quale posso tranquillamente parlare dei miei numerosi (sottolineamo numerosi) acquisti senza, però, vergognarmi della quantità imbarazzante di libri acquistati rispetto a quelli letti. 'Sto mese poi (che sarebbe lo scorso) ho fatto una pena incredibile, vi spiegherò anche perché nel dettaglio, ma prima è il caso di partire dagli acquisti. 
Questa puntata non sarà lunga – va beh, detto dei miei post biblici... – perché non ho acquistato molto. Il motivo era uno solo: volevo fare il botto per il mio compleanno. E niente, poi questo botto non lo abbiamo fatto (non ancora), perché ho guardato prima la mia libreria – e me so' spaventata –, poi la pila di libri da leggere sul comodino (quelli che mi insultano, per intenderci), poi il numero indefinito di ebook acquistati a 99 centesimi nel corso dei mesi, e poi le mie magre finanze. Insomma, questi ingredienti insieme mi hanno spinta ad acquistarmi solo due libri (e un abito anni '50 verde e pois bianchi che, signori, ma che ve lo dico a fare?! Adoro gli anni '50, metà del mio guardaroba è vintage e scioè, quando l'ho visto mi sono detta che, in fondo, abiti non me ne compro mai e quindi...). È però vero che sto per andare al mercatino insieme a Letture Sconclusionate (dai al mercatino qualcosa posso comprarla, ho un budget – 20 euro – che non sono mai riuscita a superare al mercatino) e quindi tutto potrebbe succedere... Ma vi saprò dire nella puntata dedicata al mese di luglio. Quindi, pronti? Andiamo.

Nel mese di giugno ho acquistato, in totale, 7 libri di cui uno solo acquistato nuovo e a prezzo pieno (cioè, era scontato del 20%). Andiamo con ordine (metterò anche i prezzi realtivi, così da non sembrare una con le mani bucate – anche se, comunque, in effetti un po' bucate ce le ho.
Partiamo dal libro nuovo acquistato con lo sconto del 20%: si tratta de Il conte di Montecristo nell'edizione Feltrinelli (12 €). Me ne vergogno tantissimo, ma tanto tanto tanto, però sono una delle poche persone sulla faccia della Terra a non averlo ancora letto. Non so, credetemi, in che cosa sono stata impegnata in questi 30 anni, ma Il conte di Montecristo manca all'appello. Cercherò di recuperare il prima possibile, ma lo dico di tutti i libri e quindi niente, che ve lo dico a fare?
Passiamo adesso agli usati, che sono la parte più consistente dei nuovi ingressi in libreria: si tratta di Tess dei d'Uberville di Thomas Hardy finalmente (!!) in edizione Feltrinelli (ah, non ve l'ho detto? I classici Feltrinelli sono m-e-r-a-v-i-g-l-i-a, traduzioni accurate e non desuete, prezzi amici, tipico odore Feltrinelli) che ho pagato 5 € – in barba tipo ai 14,50 dell'edizione Einaudi. E di quella Feltrinelli mi piace pure la copertina, per dire eh...
Ho scoperto di amare alla follia Edith Wharton – di cui vi parlerò presto, promesso – e ho quindi inserito in lista desideri tutti i suoi libri pubblicati in italiano. Tra gli usati ho trovato Ethan Frome – 3,87 € – in edizione Marsilio ed Estate in edizione La tartaruga (4,89 €). Sempre de La tartaruga ho preso La capanna sul fiume di Maggie Makepeace (di cui posseggo già Troppo tardi, tesoro) che ho pagato in effetti tanto per i miei standard (ben 6,11 €), ma mi sono subito ripresa acquistando Foto di famiglia di Sue Miller a 2,76 € e Giornata ideale per un matrimonio, di Julia Strachey, a 3,85 €. Noto che i prezzi su Libraccio.it, al momento, sono diversi rispetto a quando ho acquistato io, forse ho comprato nella settimana dei saldi al 65%? Non ricordo.
Ho ricevuto in regalo da un mio amico Il canto del crepuscolo di Helen Humphreys, che ho desiderato tanto per la copertina. Eh, lo so ragazzi, anche io mi lascio tentare dalle copertine. Mi piace davvero tantissimo e se riesco a trovare questa illustrazione da qualche parte vedrò di stamparla e attaccarla in camera perché la trovo davvero davvero davvero mia. La trama, comunque, mi ha poi convinta ad acquistarlo ma il mio amico è stato più veloce di me. Spero di leggerlo ad agosto, perché mi incuriosisce assai.
Ho poi ricevuto in omaggio Un tango per Victor dai ragazzi di Edicola Ediciones – grazie Edicola! – che è carino carino carino ma ve ne parlerò meglio nei prossimi giorni. 

Passiamo adesso alle letture. Poche, in realtà, e so perfettamente di chi è la colpa (oltre che mia, s'intende). Ho letto Ross Poldark (che in realtà forse non vale perché lo avevo iniziato a maggio) di cui vi ho parlato qui e che mi è piaciuto molto. Complice sicuramente anche l'ambientazione sono andata tipo in overdose e adesso sento di avere bisogno di romanzi ambientati in Inghilterra nel '700/800 fino a quando non esce il secondo volume della saga. Ho anche visto la serie tv che ne hanno fatto e vabbè io, in tempi non sospetti (e cioè nel lontano 2013), avevo già espresso il mio apprezzamento per quel gran pezzo di pane che è Aidan Turner. Per il gruppo di lettura che si tiene alla libreria Altroquando e che è in mano a quella figa di Laura de Il tè tostato ho letto Crepuscolo di Kent Haruf, passando prima per Canto della pianura. Di Crepuscolo non ho ancora fatto la recensione e spero di riuscirci prima che agosto mi colga di sorpresa. Bello, anche se in modo diverso rispetto a Canto della pianura. Vi dirò una cosa che ho detto a Pino Sabatelli quando ci siamo incontrati: ho amato più Canto della pianura per come è scritto e Crepuscolo per la storia narrata. 
Eh lo so, ragazzi, so' strana. Ne riparleremo prima che io diventi vecchia, immagino.
Ho finalmente terminato Anime baltiche di Jan Brokken che non mi è piaciuto per niente e non vedevo l'ora di togliermelo dalle scatole perché, seriamente, c'avevo gli incubi baltici la notte. 
È piaciuto pure ai sassi, lo hanno amato praticamente tutti e io? Io niente, me lo sono trascinato dietro manco stessi leggendo a forza l'elenco telefonico e non credo di riuscire a farne una recensione. In poche parole, se non si è interessati all'argomento e se non si ha una conoscenza di base della storia dei luoghi diventa pesante e noioso da leggere. Un libro un po' pointless, come li chiamo io.

In lista desideri ho aggiunto la bibliografia completa di Edith Wharton e Le fragili attese di Mattia Signorini. Strano, per me, inserire in lista desideri il libro di un autore italiano, ma alle volte capita perché, insomma, seppur la letteratura italiana non mi faccia impazzire, ci sono delle persone che sicuramente meritano di essere lette. 

Finalmente ho finito! Dai, alla fine poi non è venuto fuori un post così lungo, no? Credevo peggio. E voi? Acquisti del mese? Ditemi ditemi, così posso rimpolpare la mia lista desideri.

6 commenti:

  1. Le mie le conosci! Ma il post c'è di molto piaciuto a me e anche a me medesima... Il caldo e il mercatino hanno avuto la meglio e mi sono sdoppiata XDDDD
    Non vedo l'ora di leggere quello di Luglio!

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    1. Ehhh per quello di luglio ci sarà poco da "conoscere", sai giàù tutto :P

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  2. Io ho fatto un ordine su Libraccio online:ho preso L'uomo che voleva essere colpevole di Stangerup che ho già iniziato a leggere (i nordici mi acchiappano sempre :P), Sorgo Rosso di Mo Yan che dovevo leggere da ben prima del Nobel, Fervore di Tonon che mi incuriosisce, Memorie di una ladra della Maraini che avrò riletto venti volte ma la mia copia è distrutta e urgeva riacquistarla, La ianara della Iaquinto che avevo visto al Libraccio e boh, m'incuriosiva.

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    1. Non ho letto nessuno di questi libri (e vabbè, quando mai?) e alcuni non li avevo neanche mai sentiti nominare. E questo non va bene perché, cioè, il mio sogno di essere libraia va in frantumi altrimenti. Tocca che m'informi.
      E comunque, mia cara, per fare un ordine al Libraccio basta il "m'incuriosiva" come giustificazione xD La mia giustificazione di solito è "lo faccio SOLO per non pagare le spese di spedizione" xD xD

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  3. Nel mese di giugno sono stata bravissima. Ho fatto fuori cinque libri acquistati in precedenza, più una rilettura in corso, e ne ho acquistato solo uno (L’altra figlia, di Annie Ernaux). Brava come pochi altri mesi in vita mia.
    Non sei la sola a doversi vergognare per la non lettura del Conte di Montecristo. Anch’io mi sono già inginocchiata dietro la lavagna. Penso di averlo in edizione Einaudi, acquistato tanto tempo fa e tanto amato dal coniuge (che di A. Dumas ha letto tuttissimo). Mi spiace avervi inflitto Le anime baltiche, che io tanto ho amato. Mi sento un po’ la Neri book club della situazione. Sono molto sorry, davvero.

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    1. Ahahaha ma no, amica, tranquilla. Capita a tutti di ingliggere un libro brutto ad altri. La volta prima aveva vinto Dick che non avevi particolarmente apprezzato, quindi siamo pari :) Come dicevo a Maria, non so nulla di quei posti e per cui per me è stata una lettura un po' "pointless". Fortuna che non l'ho acquistato, dai ^^
      Davvero anche tu senza Il Conte di Montecristo? Dai? Mi sento meno sola, davvero.

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