mercoledì 7 ottobre 2015

In my bookshelf #27



Buongiorno!
È già finito settembre, mese in cui io non è che mi sia comportata molto bene, ecco. Sì, lo dico perché ho acquistato esattamente 6 libri e non avrei dovuto prendere neanche quelli. Mi consola il fatto che, comunque, a parte un acquisto di 10 euro e 50 centesimi il resto lo abbia comprato a circa 3 euro – di media. Sì, perché io, da quando la Legge Levi è stata abbracciata dall'Italia, compro libri nuovi solo in presenza di sconti o in fiera (dove, comunque, la maggior parte degli editori a cui mi rivolgo fa almeno il 20% di sconto). Non sono d'accordo con la Legge Levi, non è un mistero. E non sono d'accordo perché i prezzi dei libri in Italia sono forse i più cari d'Europa, facendo ovviamente riferimento alla situazione stipendi. E adesso non venitemi a dire "no, ma in Francia ci sono sconti solo del 5% o niente" perché vi meno tutti. Sono sensibile all'argomento, molto sensibile. Così sensibile che qualche giorno fa ho quasi fatto a botte su Facebook con un soggettone che, vabbè, ve lo raccomando. Ma dato che è tanto che non faccio un post polemico sul mondo dell'editoria, la litigata di qualche giorno fa mi ha ridato vita (e malumore), così magari uno di questi giorni scrivo uno dei miei turpiloqui di quelli potenti – e lunghi – dedicato a 'sta cosa. Ma andiamo a vedere il mese di settembre, che l'è meglio.

Nella mia libreria, nel mese di settembre, sono approdati un sacco di libri, dicevamo. Parto dai prestiti o dai regali/omaggi, perché così mi sento meno in colpa.
Il primo è Radio Imagination di Seikō Itō pubblicato da Neri Pozza che, gentilmente, mi ha offerto una copia perché faccio parte del Bookclub. Sui miei scaffali è approdato anche Morto a 3/4 di Francesco Balletta, in verità un prestito avvenuto qualche tempo fa ma che ho deciso di leggere solo adesso. Perché? Boh, perché sono scema e leggo le cose con così troppa calma che mi sono accorta di non aver letto un sacco di cose che, invece, il mondo dei lettori normali ha già letto e digerito. Ma io, ormai è chiaro al mondo, non sono costante e normale in nulla, figuriamoci sulle mode dei libri. Ci arrivo, coi miei tempi rilassati, ma ci arrivo. Poi, e questo non so se vale perché ce lo avevo in mente da tanto, ma non mi ero mai interessata a possederlo (parliamo di un prestito anche qui), è approdato in casa Nereia Il club degli incorreggibili ottimisti di Jean-Michel Guenassia. Un bel libbbrone di 700 pagine pubblicato da Salani a un prezzo non proprio friendly. Salani, voi lo sapete, è difficile che abbia prezzi friendly.

Passiamo invece ai maledetti acquisti, ché io qua compro compro compro e poi, come al solito, alle cose belle ci arrivo in ritardo. Che li compro a fà se poi li leggo fra almeno un paio d'anni (se me dice bene)? Bella domanda. Non lo so, sarà che ho le mani bucate – possibile – e succede che mi lascio andare a facili entusiasmi che poi, invece, scemano miseramente.
Ho comprato, usati e a prezzi irrisori: Le lacrime di Nietzsche di Irvin D. Yalom perché ne ho sentito parlare così bene ultimamente che boh, mi è sembrata una scelta saggia accaparrarselo. Poi costava 3,90 e non ho saputo resistere. Lo stesso giorno, nello stesso mercatino e a un prezzo leggermente più basso ho preso Ragazze, cappelli e Hitler. Una storia d'amore di Trudi Kanter, pubblicato da E/O un paio d'anni fa (ve l'ho detto che arrivo alle cose con calma, no?). In un altro mercatino, qualche giorno fa, ho acquistato invece La vita moderna di Susan Vreeland e Festa d'amore di Charles Baxter. Approfittando del 25% in libreria e di un po' di punti sulla mia tessera Feltrinelli che mi porto dietro da circa un paio d'anni (non ci compro da Feltrinelli, se non quando stanno per scadere i punti e per rinnovarli acquisto una matita da 1 euro), ho preso La prossima volta di Holly Jones Goddard che, sebbene sia un Fazi – che tra le altre cose lavora su Roma – era posseduto in unica copia da due Feltrinelli e basta. Uno scandalo. Ma chi li distribuisce i libri Fazi? Non va affatto bene questa cosa, Fazi sta cacciando fuori un catalogo davvero interessante e merita di essere visto da tutti, va bene? Ecco.
Il grande acquisto, l'unico per il quale non me a sento di rimproverarmi, è il LIBRO per eccellenza. Sto parlando delle Lettere delle sorelle Bronte, edito da SE a un prezzo davvero spaventevole. 21 euro per circa 200 pagine che, tranquilli, io ho accaparrato al 50%. Lo cercavo da un bel pezzo per rimpinguare il mio scaffale Bronte (composto da diversi libri che riguardano le sorelle e, in particolare, la mia Charlotte. Un giorno, quando avrò una libreria di nuovo, vi faccio la foto per mostrarvi la follia).

In lista desideri, invece, ho aggiunto ovviamente un triliardo di cose, ché altrimenti non mi sento in pace con me stessa.
- Il primo, a proposito di Fazi, è Gli anni della leggerezza di Elizabeth Jane Howard perché vi dicevo che Fazi stava pubblicando cose belle, no? E quindi, eccolo qua il primo libro bello Fazi che entra in lista desideri superando tutti gli altri.
- La morte del padre di Karl Ove Knausgår uscito per Feltrinelli ad aprile dello scorso anno. Sono indecisa su questo, sicuramente non lo compro ma lo prendo in biblioteca. Perché, vedete, a me le cose lente mi piacciono (e questo c'ha tutta l'aria d'esse lento eh), però dipende dal lento. Il lento nordico non l'ho ancora testato e, considerando il numero di libri che ho in casa, preferirei prima prenderlo in biblioteca. O iniziarlo in libreria. Qualcuno lo ha letto? Pareri?
- The Queen of the Tearling di Erika Johansen che devo decidere se prendere in inglese o in italiano. Ormai sono lanciatissima con i libri in inglese, potrei anche provare a leggerlo in originale. Mal che vada non capisco niente e lo tengo per i periodi in cui leggerò anche Dante in inglese e sarò phighissima :certocerto:.
- Pretending to be Erica di Michelle Painchaud, trovato per caso su Goodreads. Edito dalla Penguin e invece inedito in Italia, è una specie di mistery crime ansiogeno. Non credo di essere in grado di leggerlo e capirlo tutto, ma tra un paio di mesi sicuramente sì. E allora saranno problemi perché smetterò di interessarmi solo agli young adult e la mia lista desideri chiederà perdono.
The Singular and Extraordinary Tale of Mirror and Goliath  di Ishbelle Bee, scovato anche questo su Goodreads ed è una sorta di steampunk, quindi ci interessa a prescindere. Ovviamente inedito in Italia – lo steampunk non è molto considerato come genere qui da noi –, ma io sono brava e vi metto i link di Bookdeposity così vedete quanto costa e vi leggete pure la trama.

Le letture! Dunque, le letture. Questo lo inserisco qui, anche se l'ho terminato il primo settembre e quindi non vale. Si tratta di Angelize di Aislinn, di cui potete leggere la recensione qui. Bramo il secondo volume, ma bramo anche il tempo per leggerlo. Ho la pila dei "al più presto oppure morirai schiacciata dal nostro significativo peso" che è già pericolante.
Ho letto, trovato piacevole e rilassante e quello di cui avevo bisogno in quel momento Morto a 3/4 di Francesco Balletta, di cui vi ho parlato qui. Una lettura veloce, leggera, che mi ha realmente appagata. Ho passato un bel pomeriggio e una bellissima serata in sua compagnia, letto davvero nel giro di pochissime ore. Me ne fossero capitati tanti di libri di questo tipo, nell'ultimo anno! E invece no. Ovviamente no. Poi è stato il turno di Radio Imagination di Seikō Itō, pubblicato da Neri Pozza e letto grazie al Bookclub. Non l'ho recensito su questo blog, ne ho parlato su Agenda Geek (qui potete leggere la recensione). Un libro strano, devo ammetterlo. Se non fosse per il tipo di scrittura, diciamo così, neanche sembrerebbe un romanzo nipponico. Un libro che offre spunti interessanti, senza ombra di dubbio, e che fa certamente riflettere. L'ho trovato particolarmente vicino alla cultura occidentale, cosa che non mi stupisce in Murakami, ma mi stupisce sempre in altri autori nipponici o cinesi. Successivamente ho letto Il club degli incorregibili ottimisti di Jean-Michel Guenassia, che avevo già iniziato nel mese di agosto ma che avevo interrotto a causa di un mio malessere generale. Bello, molto. Direi avvincente in alcuni parti, tanto da non riuscire ad andare a letto senza sapere cosa sarebbe successo. Ho trovato l'adolescenza di Michel ben narrata e, in alcuni punti, ho provato profonda tenerezza per questo ragazzino, così intelligente ed emotivamente inesperto, irruento a volte. Ne ho parlato in Ciarlando allegramente di... #12, insieme a Il terrorista e il professore di Vito Faenza, romanzo piccino piccino ma che ho trovato interessante e ben scritto. E poi ho iniziato a leggere in lingua originale, e si trattava sempre del mese di settembre, Insurgent di Veronica Roth, secondo capitolo della saga iniziata con Divergent. Che dire? Che fino a ora – sto più o meno al 65% dice il Kindle – non è che mi entusiasmi più di tanto. Lei sarà in preda a una tempesta ormonale, non lo so, ma fa delle scelte così cretine che verrebbe da prenderla a bidonate sui calcagni.
E voi, letture di settembre? Acquisti? Prestiti? Ditemi, ditemi ché sono curiosa!

8 commenti:

  1. Adoro tutto ciò sappilo per fortuna di questa immensa lista di libri io ne ho già letti tre, ma è anche vero che, anche se ci sono arrivata per prima, ci sono anche arrivata per caso...
    Per Insurgent, non sai quanto hai ragione!
    Baci e buon Martedì!
    Simo

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    1. Mamma mia che nervi Tris, mamma miaaaaaa. Odio profondo.

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  2. Quanto mi piacerebbe vedere lo scaffale Bronte!
    A parte ciò, vorrei vivere in una città dove ci sono tanti mercatini, qui a Piacenza a 3 euro non trovi praticamente nulla (giusto giusto alla Caritas). Non che questo mi impedisca di comprare montagne di libri, anzi, significa solo che ci spendo ogni centesimo. :(
    Ho impilato sui miei scaffali, tra gli altri: Una spola di filo blu di Anne Tyler (mai letta eh, ma è tra i pochi della shortlist del Man Booker Prize già tradotti, quindi provo), La porta di Magda Szabò, che corteggiavo da tempo, e La guardia bianca di Bulgakov.
    A settembre ho fatto solo due letture degne di nota: Una stanza tutta per sé della Woolf e La prossima volta della Goddard Jones, che mi è piaciuto molto, sono curiosa di sapere cosa ne penserai (e hai ragione sul catalogo Fazi, c'è un sacco di bella roba).
    Tra i nuovi titoli da wish list ci sono Gli anni della leggerezza (che però non ho fretta di acquistare, dovendo essere seguito da altri tre volumi) e la nuova edizione della serie di David Peace "Red Riding", ripubblicati da Il Saggiatore.
    E poi, causa il "maledetto" post del venerdì di Holden & Company, In questo luogo incantato di Rene Denfeld e L'oscura sacralità della notte di Julia Glass (I capelli di Harold Roux no, perché già me lo sono comprato, eheh).

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    1. A me la Tyler piace tanto, è la mia "comfort zone". Quando sono in crisi, quando ho voglia di un libro che sicuro mi piace e non voglio rischiare, mi leggo Anne Tyler. Una spola di filo blu ce l'ho, devo solo trovare il suo momento.
      La prossima volta della Goddard Jones l'ho preso proprio perché diverse persone mi hanno detto che è molto bello, voglio leggerlo ASAP ma io lo dico di tutti i libri che possiedo, quindi la mia parola è come quella di un tossico: inaffidabile.
      Holden, lo so, è una maledizione. Non si fa un post come quello suo, dovrebbe essere dichiarato illegale. Sono contenta che anche tu pensi che lui sia uno schifoso maledetto tentatore!

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  3. ovviamente sai quale sia l'acquisto che ti invidio, no?

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    1. Sì, lo so. Ma sai che in lingua originale costa meno (ovviamente)? Io avevo pensato di boicottare i 21 euro e prenderlo in inglese, qualora non lo avessi trovato usato.

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  4. Alloooora… a settembre i miei mi hanno regalato Tempi glaciali della Vargas, una delle mie autrici preferite… ce l’ho già in francese, ma non ho ancora avuto tempo di affrontarlo. Ho ricevuto anche Gli anni al contrario di Nadia Terranova, già spazzolato :-p Ho comprato Splintered di cui tutti mi avevano parlato bene e l’ho trovato carino, ma non spettacolare… poi Dannati del tuo “amico” Glenn Cooper perché costava 5 euro ed ero curiosa della trama, ma non l’ho ancora letto. Ho finalmente letto Emma di Jane Austen, preso gratis sul Kobo… forse per settembre è tutto :-)

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    1. Della Vargas, ammetto, non ho mai letto nulla. È vergognoso, lo so.
      Splintered, quello dalla copertina imbarazzante sia in inglese che in italiano? Esce il seguito a breve, prima o poi dovrò fare una scorpacciata di libri young adult, perché ne conosco a bizzeffe ma ne leggo pochi. E così va a finire che leggo pochi young adult e pochi libri normali (per dire, ho letto davvero 1/4 nemmeno dei titoli che hanno letto tutti gli altri, gente che mi dice "Ma ancora non hai letto La libreria del buon romanzo?" Eh, no).
      Glenn Cooper, amicone noiosone xD No, vabbè, so' io che nutro antipatie e simpatie istintive, lui non è colpevole xD
      Oh, lo sai che Emma manca pure a me? Lo iniziai al liceo ma lei mi stava antipatica, così l'ho interrotto. Mai più ripreso. Dovrei, in effetti. Ma al momento i miei libri sono in scatoloni in soffitta, non ho modo di prenderli. Devo attendere, sic.

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