mercoledì 14 ottobre 2015

Francamente me ne infischio #7



Ooook, dunque. Era da tanto che non mi capitava di leggere un libro così orrido e così portatore di rabbia! Per fortuna, allora, che abbia deciso di intraprendere la lettura della serie di Divergent, così ho potuto esperire stati di ansia, allucinazioni e una noia mortale nel leggere gli ultimi dieci capitoli. 
Dici, è un romanzo per ragazzi, d'azione, dovresti divorarlo. Sì, certo, tra una bestemmia e uno sbadiglio ci ho messo ricchi 20 giorni per terminarlo. E no, non è perché è in inglese che l'ho letto, perché con Fangirl di Rainbow Rowell (qui la recensione) ci ho messo circa 5 giorni e il numero di pagine era lo stesso. È che proprio questa saga, a me, non entusiasma. Non capisco i voti così alti, anche da ragazzina mi avrebbe annoiata a morte. Santo cielo, io leggevo la serie di Norby di Asimov quando ero piccola, Divergent e Insurgent li avrei usati per pulirmi le scarpe dal fango quando pioveva.  
Comunque, a Divergent avevo dato tre stellette, convinta che comunque fosse un prodotto per ragazzi discretamente confezionato e invece... E invece il secondo volume si becca un bel Francamente me ne infischio!

Autore: Veronica Roth
Titolo: Insurgent
Prezzo: 12,11€ (con questa cover, altrimenti ci sono edizioni meno care)
Editore: Harper&Collins
Pagine: 525 (ma variano da edizione a edizione)
Il mio voto: 2, ma è più un 1,45


Riassunto, in breve, della trama. Ché sennò qua chi non ha letto il primo non capisce perché questo libro è una ciofeca.
Chicago, dopo un evento catastrofico che non sappiamo quale è, è governata da fazioni: Abneganti al potere (gli Abneganti sono i frigidi, per intenderci, altruisti per natura), Pacifici (hippie e agricoltori), Intrepidi (poliziotti – diciamo così – e teste di cazzo), Eruditi (scienziati e acculturati), Candidi (amici che non vorresti mai avere, dicono sempre la verità. Pensa alle amiche Candide "Cara, hai un culo che fa provincia, questo vestito fa schifo addosso a te. Se vuoi fare vomitare i passanti, però, indossalo pure". No, grazie, no Candidi tra le mie amicizie). 
Poi ci sono i Divergenti, gente che potrebbe appartenere a più fazioni perché presenta le caratteristiche di più di una Fazione (nel mondo reale sarebbero le persone normali) e i Factionless (senza fazione, ma non ricordo in italiano come si chiamano), persone che sono state cacciate da una fazione o se ne sono andate o hanno fallito l'iniziazione o blablabla. Per farla breve: i reietti.
Gli Eruditi, e cioè solo la loro leader perché degli altri non si hanno notizie, vogliono salire al potere e, quindi, commettere un colpo di stato. Il perché, reale, non si sa. Sì, ok, avere il potere e poi? Boh. Già che ci stiamo uccidiamo due o tre persone e facciamo esperimenti sui Divergenti, considerati pericolosi e "mamma mia, che paura! Una sedicenne in piena pubertà".
Quindi Jeanine inventa un siero che rende gli Intrepidi inutili esseri umani telecomandati. Inizia una guerra, dove gli Intrepidi a suon di mazzate e pistole uccidono centinaia di Abneganti. A questo punto, entrano in gioco Tris e Tobias/Four che sono Divergenti e la loro compagnia dell'anello (cioè la Resistenza – ma io la chiamo così, ché la Roth non è così acculturata). Tris e Tobias riescono a bloccare la simulazione che rende gli Intrepidi semplici burattini e scappano. Dici, perché non uccidono Jeanine? Boh. Una domanda che l'editor non deve essersi posto, ma il lettore mediamente intelligente sì. Ce l'hai lì, davanti, a portata di mano, una testata sul setto nasale e via. Invece no. Nel frattempo, insieme alle pagine in cui succede qualcosa, il lettore è costretto a sorbirsi diverse pagine dove non solo non succede niente, ma si assiste a dialoghi inutili e ridondanti su quanto il padre di Tobias sia brutto e cattivo e Tobias invece, con i suoi occhi blu scuro, una robba da paura, cioè guarda che lui veniva maltrattato, cioè non puoi capire, è coraggioso ma ha paura, la sua fronte sulla mia e una mare di cazzate di questo tenore.

Insurgent inizia proprio laddove Divergent termina. Tris, Four, Caleb (fratello di Tris) e Marcus (padre di Tobias) scappano per dirigersi verso il quartier generale (o come diavolo si chiama in italiano) dei Pacifici per cercare riparo e, soprattutto, aiuto contro Jeanine e il suo esercito.
E da pagina 15 credo, tutto è in discesa. Nel senso di un tracollo vertiginoso verso l'inutilità e l'idiozia. La Roth aveva costruito una storia e un contesto che, nonostante le pecche e le superficialità, poteva proseguire benissimo e rimanere una trilogia non dico ben riuscita, ma quasi. E invece mandiamo tutto a tarallucci e vino.
Zero contesto. Potrebbero pure sta su Marte, tanto l'ambiente circostante non viene affatto descritto. A volte si incontra qualche sparuta frasetta, qualosa tipo "scatoloni di lenzuola e vestiti dismessi e consumati si trovavano per strada". Cosa è questa, santa pazienza, una descrizione dell'ambiente? Dannazione, la Roth ha trasportato i quattro imbecilli (e imbecilli secondari, anche, che aggiunge e toglie a suo piacimento) nel quartiere prima dei Pacifici e poi dei Factionless e non ci descrivi la feccia della società? Cosa dici, solo che è scarno e triste? Non so, mi immaginavo una sorta di corrispettivo delle Favelas, io, per come i personaggi parlano dei Factionless: gente pericolosa, zozza, disperata, pidocchi, morti de fame. Un misto fra le strade di Nuova Delhi e un campo nomadi. E invece niente, due parole in croce dedicate alla situazione dei Factionless che andavano approfonditi almeno politicamente, dato che proprio loro faranno parte della Resistenza. In fondo stai scrivendo una serie di romanzi distopici, un attimo di considerazione per la politica... Vabbè, ma anche io ma che cacchio di pretese. Non devo bere alcolici prima di leggere gli young adult.

Tris era lievemente scema in Divergent ma, considerando il fatto che proveniva dalla fazione degli Abneganti – dove senza avere il permesso dal più grande non puoi manco parlare a tavola – non mi stupiva il suo essere così in parte scema e in parte avventata.
In Insurgent, sarà l'arrivo imminente del ciclo mestruale, sarà lo sbalzo ormonale tipico dell'adolescenza – che comunque in lei non sfocia in niente se non in problemi mentali, dato che a quel poraccio gliela fa annusare di continuo ma poi ci ripensa –, ma diventa completamente idiota. Agisce senza alcuna premeditazione, fa cose senza senso e se non è morta è solo perché ha avuto una gran bella botta di culo. Mai vista in vita mia un'eroina che è eroina solo perché è fortunata. E i mentecatti della compagnia dell'anello vogliono pure averla come leader. Lei. Che fa cose a caso senza riflettere. E meno male che è in parte intelligente (avrebbe una predisposizione per gli Eruditi) e solo in parte testa di cazzo (avendo scelto gli Intrepidi), sennò chissà che altre idiozie andava in giro a combinare.
Inoltre, piuttosto che dirigere la propria rabbia – giustificata peraltro, voglio dire, hanno ucciso entrambi i tuoi genitori – verso cose concrete (e cioè Jeanine) lei tratta male quel povero disgraziato del fidanzato (Tobias) che pare l'unico intelligente. Tra l'altro cerca pure di mettere una pezza ogni volta che Tris fa una cazzata. E in 525 pagine hai voglia a fà cazzate.

Ora, se me lo presenti come il romanzo sulle turbe mentali di una sedicenne cretina in preda a una crisi ormonale va bene, ma se me lo fai diventare il secondo romanzo di una serie distopica abbiamo un problema. Ma grave. Un libro inutile, dato che non succede niente. Passano il loro tempo a fare cose sceme, a parlare di idiozie e a fare battute che boh, una panchina di cemento ha più senso dell'umorismo. Io dico, ma state in guerra, vi dovete sbrigare, dovete andare nel quartiere degli Eruditi e state lì a spiegare a quella bestia ignorante di Tris cosa è l'entropia? Non lo so, ci facciamo un caffelatte pure e rammentiamo due calzini? Ma vi muovete, porca miseria?!
Nozioni idiote su cose idiote che non servono a niente: cosa è un server, cosa è un cloud. Ah bella de casa, stai a scrive un romanzo, non la rubrica Vero o falso? della Settimana Enigmistica, quindi le nozioni per le troglodite come te non servono a niente.
Davvero, messe così poi, che prendono a pugni lo show don't tell, ma che je frega alla gente che te sai cosa è un server? E chi non lo sa se lo cerca su Wikipedia, ma che davero davero?
Immagino, comunque, di aver perso qualche inutile dettaglio durante la lettura della parte finale perché gli ultimi capitoli li ho letti mentre grigliavo le melanzane dato che, se non avessi intervallato la lettura con un compito che impiegasse l'utilizzo di un elemento pericoloso (il fuoco), avrei rischiato di addormentarmi con la faccia sul Kindle. Come, appunto, è successo qualche giorno fa.
Ora, detto tra noi, a qualcuno poteva infischiargliene qualcosa di questo libro? Eh, manco a me che me lo sono letta tutto.

5 commenti:

  1. Sto ridendo troppo per dire cose sensate ma adoro questo post! Vado a ridere un altro po'!! :D
    Simo

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    1. Ah! Che vita sarebbe la tua senza almeno un po' delle minchiate che dico?

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  2. Leggerò ai villaggi conero www.natural-village.it

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