Buongiorno e buon lunedì!
Continua la convinzione che il tempo da queste parti non scorra come nelle altre parti del mondo perché, ragazzi, ricordo ancora perfettamente di quando mi sono seduta qui a scrivere il post dello scorso lunedì che poi, simpaticamente, Blogspot mi ha cancellato. Ma vabbè, inutile portare rancore (brutta piattaforma demmerda, non fossi così pigra e relativamente infolesa ti avrei già abbandonato!), parliamo invece delle uscite di questa settimana che meritano tutta la nostra attenzione. Comunque, per dire che qui – a Roma – ci sono già le zanzare. Potete immaginare il mio disagio. Dicevamo, le uscite di questa settimana.
Credevo, erroneamente, che Sylvia Day scrivesse un libro ogni due giorni. Ho pensato anche che fosse un'amica intima di Lara Adrian (la tipa degli uccelli pipistrelli).
Invece no, i libri di Sylvia Day sono già stati pubblicati – che culo! – sempre da Mondadori ma per la collana Harmony da edicola.
In occasione della pubblicazione della versione per la libreria, Mondadori ha deciso che mandare lo stagista in giro per negozi specializzati in abiti per il teatro a fare le foto alle prime collane pacchiane che trovava fosse una strategia vincente. Di cattivo gusto sicuramente.
Ora, secondo Mondadori, questa copertina fa perfettamente capire che il romanzo è ambientato nel 1700 circa. A me, non so perché, questa orrenda collana ha fatto subito pensare a quella che indossava Ugly Betty e non all'epoca georgiana in Inghilterra, ma ognuno ha il proprio sistema valoriale e le proprie priorità. Cercando la scheda di questo romanzo, ho invece trovato quella messa online per la sua prima uscita, nel 2012 e ho anche, ovviamente, trovato la copertina. E niente, ho buttato giù circa 3/4 dei santi del calendario data la sua bruttezza senza eguali. Sì, è proprio questa sulla destra.
Temo di non capire il motivo per il quale "wannabe Tarzan" riportato in copertina abbia un braccio alzato con il pugno chiuso. Cosa sta facendo? Se vuole anticipare l'epoca del pugno alzato, mi tocca dirgli che è troppo ma troppo, ma veramente troppo in anticipo e rischia di non venire capito dai pirati a cui probabilmente si sta rivolgendo. E, comunque, ha sbagliato braccio. Si fa col sinistro, imbecille!
In verità, il bravissimo grafico ha cancellato le corde alle quali la versione georgiana di He-Man è aggrappato, così sembra che sia un cretino con la camicia da donna più brutta che io abbia mai visto che gioca ad "acchiappa la mosca a mano libera".
He-Man, comunque, sarebbe Cristopher St John, pirata e contrabbandiere, con un rapporto un poco conflittuale con la giustizia. A un certo punto pare che incontri Lady Maria Winter, vedova due volte. Io, fossi in lui, andrei a fà il pirata di sinistra da un'altra parte, perché come minimo Lady Maria Winter porta sfiga dato che due mariti c'aveva e so' spariti tutti e due. Lui, però, non è furbo manco la metà di quanto lo sono io e invece resta nei paraggi de sta tipa e infatti, zanzan! manco a dirlo, vengono tipo indagati. Vabbè, facciamola breve: uno dei due potrebbe essere impiccato. He-Man, facevi prima a fatte i cazzi tua.
Kylie Scott è autrice bestseller del New York Times e dell'Usa Today, dice il sito della Newton Compton. Nereia, invece, dice: sì, vabbè, ma de quando? Ma c'è un'autrice bestseller al giorno al New York Times? Poi oh, solo schifezze scrivono gli autori bestseller del New York Times – che non ho mai letto, ma a sto punto me sa che c'ha lo stesso target di DiPiù.
La tizia che vedete qui accanto non è una battona di un night club che sta mostrando le parti intime a qualcuno che noi non vediamo, ma Evelyn Tomas che compie 21 anni e vuole festeggiare il suo compleanno a Las Vegas. Ma tranquilli, è un po' battona lo stesso.
E infatti si sveglia sul pavimento di un'albergo pluristellato con i postumi di una sbornia e ad assisterla c'è un uomo nudo e tatuato. Come se fosse un valore aggiunto essere tatuati, come se avesse detto "nudo e superdotato". Delle dimensioni, invece, che al massimo potevano davvero fà la differenza niente, nessuna menzione. Dicevamo. Il normodotato tatuato che si trova accanto è David, chitarrista di una rock band ed è suo marito da meno di dodici ore. Non so voi, ma io guardo questa copertina e immagino una battona di un night in una di quelle stanze con gli specchi e non a un'ipotetica storia d'amore e perdizione con un chitarrista. Ma probabilmente il problema sono io eh. E poi, amici, ma già faceva cagare una sola foto di lei, con le dita delle mani palmate peraltro, pure due ne mettiamo? Così allo specchio? Io non c'ho parole. Ma le dita, le dita, porca miseria, LE DITA! Le guardate le dita per favore?!