venerdì 18 aprile 2014

Recensione Fangirl

Lo so, lo so che è un libro poco impegnativo e che è considerato anche uno young adult. Ma poi, comunque, un giorno parleremo di questi nuovi generi. Quando ero giovane io gli young adult non esistevano. C'erano i Mondadori Gaia Junior che erano chiaramente per ragazze e possedevano delle copertine nient'affatto allettanti (vedere per credere), i coloratissimi (e pure un poco coatti a guardarli adesso) Mondadori Le ragazzine e poi una collana che mi piaceva tanto, della casa editrice EL (adesso, o forse anche allora, di Einaudi). Belli quei libri, quelli della EL intendo, trattavano anche temi importanti.
Comunque, nessuna traccia di paranormal, romance, paranormal romance e nessuna traccia di young adult soprattutto. Libri per ragazzi, punto. Dietro ci stava scritto +14, come sulle scatole dei giochi di società. Comunque, Fangirl a quanto pare fa parte del nuovo filone young adult. A me sembra solo un libro che possono leggere le sedici-diciassettenni. O le nerd vecchie come me. Com'è che si dice? Nerd vecchia fa buon brodo, no? xD
Ad ogni modo, perdonate la mia incapacità nello scrivere questa recensione. Ci ho provato per due giorni e niente, meglio di così non viene. È colpa del libro però, giuro, non mia.

Autore: Rainbow Rowell
Titolo: Fangirl
Prezzo: 8,62 $
Editore: Pan Macmillan
Pagine: 480
Il mio voto: 4 piume

Trama (rielaborata e tradotta da me)

Cath e Wren, sorelle gemelle, fino a ora hanno sempre fatto tutto insieme. Ma, adesso che si sono iscritte all'università, le cose iniziano a cambiare. Wren, infatti, non vuole più fare le cose in coppia: vuole andare alle feste, conoscere ragazzi delle confraternite e vivere la sua nuova vita da matricola. Il nuovo stile di vita di Wren, però, poco si addice alla timida Cath, che passa la maggior parte del suo tempo libero – e non solo – scrivendo fanfiction. Senza Wren, non sarà facile per Cath uscire dal bozzolo e riuscire a stringere nuove amicizie. Le circostanze non sembrano essere dalla sua parte: ha una compagna di stanza scontrosa, il cui fidanzato le ronza sempre intorno, una professoressa di scrittura creativa che pensa che le fan fiction costituiscano il declino dell'era moderna, un affascinante compagno di corso che però vuole solo parlare di parole... E lei non riesce a smettere di preoccuparsi per il padre, amorevole e fragile, che non è abituato a stare completamente solo in casa.

La mia recensione

Ammettiamolo: questo libro non poteva non piacermi. Non ho una sorella gemella e l'università l'ho finita da un pezzo (sic!) però, dannazione, possibile che io sia così simile a Cath?
E per me la recensione potrebbe concludersi così, perché questo libro – nonostante le differenze sostanziali tra me e Cath – mi descrive comunque in modo... Inquietante.
Incredibile quanto Cath inizialmente possa sembrarci sciocca per poi renderci conto, durante la lettura, che ci appare sciocca solo perché è reale. Le paure di Cath, il suo disadattamento, la sua fobia del contatto con il nuovo, l'esterno, lo sconosciuto sono reali e sono cose che, in fondo, ho sempre provato anche io. Niente cliché, niente reazioni da eroina, niente frasi a effetto di quelle che si vedono solo nei film o si leggono solo nei libri, anzi.
Cath però non è nemmeno un caso umano, di quelli che hanno necessariamente bisogno dell'aiuto dello psichiatra per stringere nuove amicizie; Cath è me, è voi, è chiunque abbia avuto il bisogno di crearsi un mondo interiore a causa di una insicurezza di fondo di cui non ci si riesce a liberare. 
Non scrivo fanfiction, è vero. E non ho una fissa per una serie in particolare, come quella che Cath nutre per la serie di libri dedicati a Simon Snow, è vero anche questo. Ma ho un blog e dipendo dall'acquisto di libri compulsivo, dalle serie tv, dall'editoria in generale e questo basta per essere vista dagli altri, dalle persone comuni, come una nerd. 

E leggendo la storia di Cath, delle sue insicurezze, delle sue carenze in merito ai rapporti sociali (quelli veri, non quelli su internet) non potevo che annuire perché non era la storia di Cath quella che stavo leggendo, non erano i suoi sentimenti, non erano le sue emozioni: era la mia vita, con le mie emozioni, le mie insicurezze, le mie manie.
Fangirl, non chiedetemi in che modo, è come se riuscisse a mettere nero su bianco un po' di ogni ragazza nerd abbiate mai conosiuto. Non esiste modo migliore per spiegarlo, perdonate la mia totale incapacità nel redigere una recensione dotata di senso compiuto, ma mi risulta davvero difficile parlare in modo lucido di questo libro. 
Oltre alla inquietante somiglianza tra me e Cath (di cui ho ormai parlato in abbondanza), un'altra cosa per la quale Rainbow Rowell si meriterebbe un abbraccio e un amichevole pugnetto sulla spalla è la struttura narrativa.
I capitoli, infatti, sono intervallati da alcuni spezzoni tratti dai romanzi di Simon Snow e dalle fan fiction scritte da Cath. Sebbene siano parti che, in effetti, non offrono nulla in più alla trama, ci aiutano a immedesimarci ancora di più con il personaggio di Cath. I brani tratti dalle sue fan fiction, in particolare, ci mostrano una Cath dolce, sognatrice, romantica e innamorata dell'amore e ci danno modo di affezionarci ancora più a lei. Come se fosse possibile, tra l'altro, adorarla più di così. 
L'affetto per lei si svilupperà lentamente, così come lentamente la Rowell decide di svelarci tutti i lati del suo carattere e le sue esperienze vissute. All'inizio del romanzo Cath appare un po' noiosa e, forse, anche un po' troppo esagerata nelle reazioni a ciò che di nuovo sta accadendo nella sua vita. Proseguendo con la lettura, però, si scoprirà cosa ha turbato così profondamente la vita delle due sorelle e perché siano così diverse l'una dall'altra, una sognatrice e introversa, l'altra estroversa e decisamente un po' troppo incosciente.
Pochi autori sono in grado di rendere protagonisti assoluti di un romanzo i sentimenti e le emozioni costruendoci attorno una storia plausibile e reale. Trovo che la Rowell sia stata veramente brava in questo perché Fangirl, con i suoi personaggi così realistici e imperfetti, la sua struttura narrativa originale e ben articolata, lo stile semplice ma capace di arrivare dritto al cuore e le emozioni di Cath così pure e genuine, è un concentrato di veridicità e dolcezza.

21 commenti:

  1. Dorfles, in non so quale puntata del Gancio di libri, disse che non esiste la "letteratura di genere", esiste la letteratura e punto. Le etichette sono una paraculata (questo l'ho aggiunto io). Ci sono certo macro categorie, però... se un libro è un buon libro... oddio, il tuo gatto con gli occhioni mi ha distratto... ma quanto è figo!

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    1. Dici distrae troppo? Fa troppo bimbaminkia? È che a me piacciono i gatti, pure troppo, per cui qualunque cosa sia gattosa inevitabilmente mi piace. Anche se distrae ed è da bimbaminkia xD

      Comunque sì, Dorfles potrebbe anche avere ragione ma forse ne hai più tu sulla storia della paraculata. Ad ogni modo questo libro possono leggerlo tutti e certamente non è un romance (come invece indica Goodreads!).

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    2. I gatti sono gatti, non c'è bimbominkiaggine che tenga. Poi è nero, qualità che lo eleva dal grado mascotte coccolosa a responsabile di spigolo coi cosiddetti. E gli occhioni ingannano, si vede che è un duro in realtà. Mi garba.

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    3. Ahahaha insomma, è un ganzo proprio come me, come te, come tutti quelli che passano di qua :D

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  2. Mi hai fatto venire voglia di leggere questo libro!
    Mi sa che, stando a quanto hai scritto, pure io sono un po' simile a Cath, nonostante le varie differenze (vedi fanfiction).
    Hai scritto che chiedi perdono per la recensione, ma ti assicuro che è fatta benissimo! Mi hai praticamente convinta a comprare il libro, anche se mi toccherà rispolverare il mio inglese (e io sono troppo pigra per leggere in lingua originale). Il succo è questo: se compro il libro è perché mi è piaciuto quello che hai scritto e quindi è merito tuo e della tua recensione, complimenti ;)

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    1. Grazie mille per i complimenti ^^ Dico sul serio, poteva venir fuori meglio. È che boh, non so, non ci sono riuscita a esprimermi meglio di così.
      Per il livello d'inglese non preoccuparti, è scritto davvero in modo semplicissimo. Pensa che è il terzo romanzo in inglese che leggo (e il primo era praticamente un libro per bambini) e ci ho impiegato solo 10 giorni a finirlo. Puoi farcela! Inoltre credo che con una traduzione, a meno che non venga fatta magistralmente, perderebbe molta della sua dolcezza. Adesso voglio leggere tutto di questa autrice *__*

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    2. Mi hai definitivamente convinta, lo compro! ;)

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  3. Bellissima recensione, condivido tutto quello che hai scritto! ^_^
    Anche io mi sono ritrovata in Cath, il mio lato nerd ha gioito da quando ho iniziato il libro fino a quando l'ho terminato. E' dolce ma soprattutto realistico, Cath potrebbe essere una chiunque di noi! =)
    Buona Pasqua! =D

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    1. Ohhh, lo so che questo libercolo è carino <3 Mi manca già. Adesso voglio leggere Eleanor & Park, per vedere se è carino almeno la metà di questo (ovviamente in inglese, non ci penso proprio a leggerlo in italiano... Con quell'osceno titolo poi). Tu l'hai già letto?
      Buona Pasqua anche a te, cara ^^

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    2. Ho letto Eleanor & Park qualche mese fa e, ora che ci penso, è stato il primo libro che ho letto di questa autrice. Mi è piaciuto molto, penso che sia un libro dolcissimo <3 Però, ad essere sincera, il finale non mi ha soddisfatta completamente. Non ti anticipo nulla ma te lo consiglio assolutamente ;)

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  4. Cavolo, io un po' ho odiato gli altri due romanzi della Rowell, Per l'amore basta un clic (questo è proprio penoso) e quell'altro Eleanor e Park di cui non ricordo il titolo in italiano. Eleanor e Park non è penoso ma niente di che, insomma, io volevo di più!
    e maledizione, ora mi farai leggere anche questo, ma se e solo se uscirà in italiano (ma sì che uscirà!)

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    1. e poi mi chiedo: ma perché ho visto solo ora che hai pubblicato questa recensione? eppure sei nel mio blogroll o come diavolo si chiama lì nel lato. L'abbuffata pasquale mi avrà appannato la vista?

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    2. Eh, Blogspot è il male! Avevo RSS Notifier ma mi notificava solo quando voleva (interessante, forse faceva senza che glielo chiedessi la scelta dei contenuti) e adesso mi sono convertita a Bloglovin' che è decisamente meglio. Lo so, ci dovrei avere una pagina Facebook ma odio Facebook xD Facciamo che ci penso a farla, ne riparleremo dopo il Salone :D
      Dunque, Fangirl. A me è piaciuto, forse anche un po' inspiegabilmente. O perché in molte cose mi sono ritrovata in Cath (ma questo non è il luogo adatto per fare psicologia spicciola e mettere a nudo i miei complessi mentali xD )... E, secondo me, molto influisce la lingua in cui lo si legge. Eleanor & Park l'ho preso in originale perché il titolo in italiano mi infastidiva abbastanza, ha a che fare con la vita, non ricordo. Ma che titoli osceni scelgono? Quello del clic (che in inglese è Attachments) se lo avessi visto sugli scaffali gli avrei dato fuoco.
      Comunque su Goodreads Eleanor & Park e Fangirl hanno la stessa media di voti, mumble mumble. Credevo, non so perché, che questo avesse voti più alti, e invece ma anche no, me lo sono sognato. Ad ogni modo, secondo me, tutto sta nel capire che è un romanzo incentrato sulle emozioni e i sentimenti, non tanto su una storia d'amore o che altro. E allora così lo si apprezza... Non so dirti, l'ho trovato molto dolce *_*

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    3. Quando scatta una qualche specie di immedesimazione nel personaggio allora ci sta che ci si innamori del libro (o magari anche che si finisca per detestarlo perché non vogliamo ritrovarci ad essere protagonisti di quel che leggiamo!) ma comunque mò la curiosità me l'hai fatta venire, così lo leggerò pensando a te e metti che poi sta Cath mi risulta antipatica?? oddio, dovremo lasciarci. Non potrò più commentarti e tu non potrai più commentare me.
      Sti libri rovinano i rapporti!

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  5. Davvero un bel blog il tuo :)
    Mi sono aggiunta ai tuoi lettori fissi!

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    1. Oh, grazie e benvenuta ^^ Torna a trovarmi ché a me fa sempre piacere parlare con tutti :D

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  6. Ho idea che questo libro non possa non piacere anche alla sottoscritta :)

    P.S. comunque io dagli 11 ai 14 anni ho consumato libri delle collane Gaia Junior/Junior Bestseller/Le Ragazzine come se non ci fosse un domani :D Molti credo mi piacerebbero anche ora, nonostante tutto. In fondo Young Adult è solo un nuovo modo di definire la letteratura per ragazzi (che io ho sempre distinto da quella prettamente per l'infanzia). Ma non credo che questo sia il luogo più appropriato per una discussione del genere, che poi finisco OT :)

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    1. Ma infatti un giorno mi sa che farò un post sui nuovi generi letterari. Perché mi piace scrivere fandonie xD

      E comunque questo libro è awww <3 dolcissimo.

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  7. Anch'io ho visto solo ora, come Sonia, questa recensione. Con un mese di ritardo. E in quel mese il romanzo poteva essere annunciato da noi, e invece noi. Spero che le nostre case editrici ce lo portino - forza, Piemme, su. Io avevo adorato Per una volta nella vita: personaggi magnifici, una storia piena di delicatezza. Dolce, ma mai da diabete. La dichiarazione d'amore di lui a lei è una delle più assurde e più spontanee che, in vent'anni, abbia mai letto. Ottima recensione, perciò. Anzi. I complimenti non te li faccio, perché io non leggo in lingua e questo voglio leggerlo adesso. Mi armo di dizionario, mi sa ;P

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    1. Ecco, adesso anche tu mi metti curiosità per Eleanor&Park. Mannaggia a me e al fatto che da quando ho ripreso a lavorare mi addormento alle 11 sfinita. Sob. Ma ce la farò a riprendere in mano la mia vita, ce la farò è_é
      Se Per una volta nella vita ha venduto abbastanza, e dalla scheda su aNobii mi pare di ricordare di sì, tradurranno anche questo... Anche se, credimi, in inglese (a meno che non lo parli proprio per niente) è leggibilissimo :D

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