lunedì 27 gennaio 2014

Gruppo di lettura #2 Buona apocalisse a tutti!

Eccomi qui, sopravvissuta alla serata di ieri decisamente alcolica e impegnativa, a parlarvi della seconda puntata del Gruppo di lettura a cui ho preso parte. Per chi fosse approdato qui da poco, questa è un'iniziativa proposta da Start from Scratch che ha visto come protagonista della prima puntata Follie di Brooklyn (di cui vi ho parlato qui).
Il fortunato che si è aggiudicato la seconda puntata è Buona Apocalisse a tutti!, scritto da quel phigo (non so, saranno i capelli da pazzo, il nasone o forse semplicemente mi piace come scrive e di conseguenza mi piace lui) di Neil Gaiman e quell'orsetto del cuore che è Terry Pratchett.

Titolo: Buona Apocalisse a tutti!
Autore: Terry Pratchett e Neil Gaiman
Editore: Mondadori
Pagine: 382
Il mio voto: 4,5 piume

Lo dico subito, così da scaricare ogni responsabilità su quanto di più sconnesso e sgrammaticato possiate leggere subito dopo queste poche righe introduttive: io non so recensire i libri belli come questo. Certo, non sempre, ma spesso sì. Per cui non me ne vogliate, il post brutto che ne uscirà fuori non è scritto di proposito, è nato così, da solo. Ecco, perfetto, detto ciò posso cominciare a straparlare.
Dunque, Gaiman. Che io adoro con tutta me stessa con sprazzi di bimbominchismo a dir poco preoccupanti data la mia non più giovanissima età.
E Pratchett di cui, mi vergogno a dirlo, fino a oggi non avevo letto niente ma di cui ho sempre sentito parlare strabene.
Insieme. Che scrivono un libro sull'Apocalisse. Con demoni e angeli e profezie e cacciatori di streghe. Inutile dire che Buona Apocalisse a tutti! possiede tutte le caratteristiche per essere uno dei miei libri preferiti. 

martedì 14 gennaio 2014

Recap Women Challenge #4


Ok, in ritardo (coff coff, qualcuno ha detto ritardo?), butto giù velocemente l'ultimo recap della Women Challenge del 2013 anche perché dovrei aderire a quella del 2014, ecco.
Dunque: sarò breve, rapida e indolore. E, ci terrei a precisare, che questa è l'unica challenge che ho portato a termine e quindi vinto. Yeeeee :nacchere: :festosità: :stellefilanti:

Io prima di te di Jojo Moyes.

Adesso che ci ripenso non capisco perché non gli abbia dedicato una puntata di Francamente me ne infischio. Veramente un'inutile perdita di tempo. Ma lo sospettavo, quasi quasi me lo auguravo che fosse una ciofeca, per potergli poi dire (sì, parlo coi libri, problemi?) "gne gne gne, non sei mica bello almeno un quarto di Un giorno di David Nicholls!". E infatti posso dirglielo tranquillamente, non regge proprio il confronto. La protagonista poi, una demente patentata. "Storia romantica, dolce, tenera, scalderà i vostri cuori...". Sì, sì, certo certo. Tra un insulto alla protagonista e uno sbadiglio, forse... Pussa via, sciò sciò.


Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh.

A dispetto di chi dice che è lento, che si aspettava di più e blabla, io dico che per una volta, nonostante abbia la parola "segreto" nel titolo (una moda diffusasi a macchia d'olio negli ultimi due anni), faccia bella mostra di un faccione dallo sguardo attraente (altra moda soprattutto della Garzanti) e presenti frasi fuorvianti in copertina... A me è piaciuto. L'ho trovato dolce, tenero, avvolgente. Ed è il primo Garzanti bello che leggo dopo una sfilza di schifezze e di Francamente me ne infischio. Quindi è tutto dire.



Uno splendido disastro di Jamie McGuire.

Eccolo, il librone (due bei faccioni in copertina di un Garzanti, visto?) che si aggiudica il premio trash del 2013. Mai libro fu così brutto e insulso. Davvero una sciatteria editoriale. Anzi, una Shatteria. Ecco, il premio Shatteria (che ho instituito adesso) va proprio a lui, sebbene se la sia giocata con un altro titolo della Garzanti (questo qui). Povero Moccia, insultato così dai lettori italiani che poi leggono i/le corrispettivi di Moccia anglosassoni. Italico Moccia, io invece sono con te! Anyway anche qui, come in Io prima di te, sapevo già che si trattava di un libro brutto. Solo non immaginavo COSÌ brutto. Spero di leggerne uno così brutto anche nel 2014 perché ci vuole almeno una shatteria l'anno.

Morsi di ghiaccio di Richelle Mead.

Mi ha quasi convinta a non leggere il seguito della serie, ma se lo facessi potrei perdermi un potenziale Premio Shatteria per cui, ormai, tocca che finisca di leggere tutta la serie. Anche qui un bel faccione in copertina ma non si tratta della Garzanti, peccato. Meno orrori grammaticali in questa traduzione rispetto al primo volume ma è indicativo che ci abbia messo una settimana a finirlo nonostante il carattere 18 con cui è stampato e le forse 350 pagine complessive. Boring, boring, boring.

Ho vinto la challenge ma sono inciampata in diverse ciofeche scritte da donne (non che non ci siano ciofeche scritte da uomini eh, attenzione). Spero di leggere più libri belli quest'anno. Magari, ecco, evito quelli che so già saranno osceni, voi che dite?

giovedì 9 gennaio 2014

Thank you TAG

Non sembra vero che io torni a distanza di così poco tempo dal mio ultimo post, eh? Già, ma succede anche questo (a volte) da queste parti. Nel frattempo ho letto e terminato Agnes di Peter Stamm, libro di cui in realtà non ho in previsione alcuna recensione. Insomma, una lettura per niente entusiasmante sebbene l'idea di partenza mi avesse incuriosita molto. Tralasciabile, ecco. Ma oggi sono qui non per parlarvi di Agnes, quanto per dirvi che qualche giorno fa sono stata taggata da Serena di The reading corner in un meme? Sarà un meme? Ok, diciamo un giochino taggoso, via, che si chiama Thank you TAG. Adesso preparatevi perché sarà un post chilometrico, voi lo sapete che sono logorroica...


Le regole sono poche e semplici:
1. Inserire l'immagine del tag nel blog preparando il post (e questo mi pare che sono stata in grado di farlo);
2. Citare il blog che ti ha taggato (e anche qui sono stata brava);
3. Rispondi a ciò che viene richiesto in "Ringrazia", "Ringrazia il blog che...";
4. Tagga i blog che ami di più (e chissà se saranno contenti di questa cosa xD);
5. Avvisare i/le blogger;
6. Chiedere ai lettori di passare in questi blog;
7. Chiedere di scrivere nei commenti a quali angolini hanno dato un occhio o si sono iscritti.

Ringrazia.

1. Una frase per ringraziare tutti quelli che mi seguono.
Un sola frase eh? Be', solo una frase non ce l'ho ma posso farvi un discorso. Posso dirvi che mi stupisco ancora, sebbene siano passati due anni, che qualcuno mi legga. E commenti i miei post soprattutto. Ho dato vita al blog non so nemmeno io con quale intento e non credevo certamente che lo avrei tenuto in vita per così tanto. Non credevo di avere qualcosa da dire e non credevo che qualcuno trovasse interessante quello che ho da dire. Ogni volta che leggo un vostro commento, che vengo citata da qualcuno (in questo caso da Serena), succede qualcosa dentro il mio piccolo cuore grinzoso. Sì, avete capito bene. Un pezzetto di cuoricino si scalda e quasi mi commuovo. Per cui grazie, grazie infinite perché mi leggete, commentate e mi fate scaldare il cuore.

2. Di' grazie in tutte le lingue in cui sai dirlo.
Grazie. Thank you. Danke. Gracias. E lo avrei messo anche in siculo se non fosse esattamente uguale all'italiano xD

3. Uno o più commenti che ti stanno a cuore.
Eh, me li son letti tutti i commenti presenti nel blog e ho capito che non posso sceglierne uno o comunque qualcuno. Non perché non voglio scegliere, è solo che ci sono un sacco di commenti di Leggy, di Salomon, di Girasonia o della Lettrice Rampante che mi hanno fatta sorridere (per un motivo o per un altro) e quindi... Ecco, non posso limitarmi a uno.

4. Cita i lettori più accaniti a commentare (o almeno pensi che lo siano).
Ehm, tutti coloro che ho già nominato sopra e Camilla P. e Serena e chissà chi sto dimenticando.

martedì 7 gennaio 2014

Buoni propositi per il 2014

Solitamente non faccio liste (a parte quella dei libri che voglio leggere prima o poi) perché raramente le porto a termine. Non riesco nemmeno a portare a termine la challenge dell'alfabeto, pensate un po'. Per non parlare della challenge numerica. Per cui, che la faccio a fare la lista dei buoni propositi?! La faccio perché la speranza è l'ultima a morire: prima o poi ce la farò a portare a termine qualcosa, diamine! Con la Women Challenge 2013 ce l'ho fatta (anche se devo scrivere ancora l'ultimo recap), per cui posso farcela anche con i buoni propositi.  
In realtà il tutto nasce da un post di Start from Scratch sui buoni propositi per l'anno nuovo (lei, però, ha avuto la decenza di pubblicare il post il 30 dicembre, mica come me che arrivo in ritardo come al solito). Comunque, dicevo... Ho letto i suoi buoni propositi e mi sono accorta di averne qualcuno in comune con lei. E quindi, via con la lista.

Evitare di leggere più libri contemporaneamente.
Questa è una di quelle cose che non riesco a spiegarmi. Prima, in gioventù, ero così brava... Non compravo nemmeno un libro se non avevo sfoltito la mia libreria, non prendevo cento cose in prestito in biblioteca, finivo un libro a settimana (circa) e solo dopo ne iniziavo un altro. E niente, poi ho superato la pubertà e deve essere successo qualcosa al mio patrimonio genetico. Leggo più cose in contemporanea, leggo di meno (ma poi, perché?) e non faccio altro che accumulare libri da leggere. Ma c'è ancora una speranza per me, ne sono certa. Nulla è perduto!

Recuperare i classici.
In realtà cerco di farlo da sempre, non a caso ho creato Missione classici, però vorrei leggere più di un classico all'anno anche perché me ne mancano davvero tanti. Quindi mi ripropongo di leggere almeno due classici in un anno (non di più perché, tanto, non sarei in grado). Anche perché, ecco, non posso ancora continuare ad andare in giro senza aver mai letto Il conte di Montecristo, diciamolo. E sono anche passati decenni da quando ho letto Cime tempestose o, che ne so, Orgoglio e pregiudizio. Insomma, devo agire.

Leggere in inglese.
Ecco un altro piccolo scoglio da superare. Ho iniziato il mio secondo libro in inglese a settembre e poi l'ho tristemente abbandonato. Certo, c'è da dire che forse la Armentrout non è stata un ottima scelta (non è che mi entusiasmi più di tanto), ma aveva superato le selezioni perché si tratta di un libro per gggiovani e quindi è scritto semplicemente. Solo che, boh, forse sono troppo vecchia per un libro così gggiovane. Non ho scusanti però, devo terminarlo e iniziarne un altro. 

Recuperare i film tratti da libri. O meglio, leggere i libri dei film che si vogliono vedere. Vabbè, avete capito.
Anche qui, ecco, ci sarebbero tante cose da dire. Praticamente non posso più andare al cinema! Ogni volta che penso che quel film è interessante scopro poi che è tratto da un libro e rimando. Rimando così tanto che poi passano secoli. Devo recuperare diversi libri/film (che però già possiedo. Per capire questa affermazione leggere il proposito successivo a Tolkien) e la lista – sì, ho una lista anche di questi– si allunga di anno in anno.
 
Il 2014 sarà l'anno dei mattonazzi per eccellenza: Tolkien e Martin.
Non posso continuare a rimandare perché ormai ho una certa età e non va bene che abbia letto solo Lo hobbit quando andavo al liceo e il primo mezzo (argh! Dannata Mondadori, editrice infame!) libro de Il trono di spade. Ma proprio no, guardate, mi vergogno anche solo a pensarlo. E poi devo approfittare della mia disoccupazione, non posso certamente portare 1300 pagine in borsa -.-' 

Sfoltire la lista dei to be read.
Questo cosa significa? Che non devo comprare nulla e devo prendere qualcosa in prestito in biblioteca solo se proprio si tratta di una questione di vita o di morte. E con nulla intendo NULLA, nemmeno gli ebook. E niente, non valgono nemmeno i prestiti. Ma, scusate, Tarenzi fa eccezione perché me lo voglio comprare comunque il suo Quando il diavolo di accarezza (prezzo Salani permettendo). Ecco, quindi fermatemi se mi beccate in libreria a comprare (questo non mi vieta di andare a passeggiare tra gli scaffali), lanciatemi addosso tutti i volumi de Le Garzantine che vi trovate sotto mano non appena mi scorgete vicino alla cassa. Gradite anche mail di insulti a ogni nuovo libro aggiunto alla mia libreria aNobii.

Fare sport, la pace nel mondo e spiegazione scientifica dei cerchi nel grano.

Questo è quanto. E quali sono i vostri buoni propositi? Sempre che ce li abbiate, ovviamente. 

Edit: il doppio colore (nero e grigio) non solo non è voluto, ma non ho nemmeno idea di come sia stato possibile crearlo. Ma, suvvia, fa phigo.