mercoledì 3 ottobre 2012

Confessioni di una coprecarywriter #6

Cari lettori, care lettrici, cari. Insultatemi pure, copritemi di turpiloqui e di parole cariche d'odio e/o compassione. O disprezzo, se preferite. Sono sparita, mi sono dileguata in sordina, sono riapparsa e poi sono sparita di nuovo. E non avrei dovuto. E la cosa grave anzi, gravissima, è che non vi è alcun motivo logico per la mia sparizione. Ma andiamo con ordine. 
Ordunque, che ho fatto? Cosa è successo che mi ha portata a sparire? Tante cose. E anche niente. Semplicemente mi è sfuggito il tempo di mano. Non sono riuscita, non riesco, a tenere tutto sotto controllo. Cosa che, per un cancerino come me, è fonte di irritazione e instabilità emotiva. E pure mentale. 
Il tirocinio all'università è finito (per fortuna!) e il mio contratto come copywriter è stato rinnovato per altri 6 mesi. Paga sempre da fame e full time. Se la vedessi la paga, tra l'altro. Ebbene, forse non dovrei dire certe cose ma dato che non ho mai detto dove lavoro posso tranquillamente lasciarmi andare senza temere per la mia vita fisica e lavorativa.
Benjamin Lacombe
Innanzi tutto, prima di dire qualunque cosa, mi tocca fare un'errata corrige. Il copy nuovo, che chiamerò Wiki per comodità, è veramente uno stronzo. E forse la parola stronzo non si adatta nemmeno troppo bene perché lascia fuori tantissime cose. È egoista, approfittatore, scansafatiche, arrogante, presuntuoso, antipatico, inopportuno e saccente. Tra tutte queste cose, quella che mi irrita più di tutti è la saccenza. Si prende libertà che non dovrebbe prendersi, mi dice che sono troppo quadrata, troppo "garbata" (come se l'essere garbati fosse un insulto o un modo sbagliato di essere), che devo "liberarmi". Mio caro, carissimo Wiki, non abbiamo mai mangiato nello stesso piatto, non abbiamo mai condiviso nulla se non una scrivania, quindi chi cavolo sei tu per dirmi che sono troppo quadrata?! E anche fosse vero che lo sono, e anche fosse vero che ho una sorta di rigidità intellettuale... Ebbene? Che problema c'è? Sono una tipa precisa, sono una che nota i refusi e i doppi spazi anche a occhi chiusi, sono una che cerca di razionalizzare le cose terrene perché il mio mondo interiore è già abbastanza caotico e allora? Cosa c'è di male? Sono una che non accetta le critiche gratuite e fatte da chi non si sforza di guardare al di là del proprio naso, sono una che si offende se le si dà implicitamente dell'idiota, sono una che accetta le osservazioni solo se motivate. E allora?

Sono rigida, d'accordo, sono un pezzo di legno. E quindi? Cosa diavolo frega a te che sei arrivato qui da mezz'ora e cerchi già di splendere su tutti? Uomo, mi dispiace deluderti, ma questo atteggiamento con me non attacca. Inutile che fai lo splendido, inutile che utilizzi le tue stupide battutine, inutile che fai lo psicologo da due lire con me perché a me, l'uomo comune, mette una tristezza infinita. E lui è proprio un uomo comune. Uno di quelli che utilizza inutili giochetti e misere battutine pensando di ammaliare la dolce squinzia che si trova di fronte. Che squallidume. Uno che fa le citazioni dei film spacciandole per frasi proprie. Uno che ti parla molto da vicino, uno che cerca sempre di essere simpatico, uno che dice le cose anche quando non glielo si chiede, uno che è convinto di sapere tutto. Ecco perché Wiki.
Per aggravare la sua situazione, già abbastanza disastrosa ai miei critici occhietti, si permette (tra le altre cose!) di fare l'insegnante con me anche quando è palesemente in errore. Non accetta che una donna senza esperienza e senza corsi di editing e/o simili sappia più o meno le stesse cose che sa lui e cerca quindi di dimostrarti, con il suo tono da professorino del cacchio, che ne sa più di te.
Come se non bastasse cerca sempre di evitare di fare il suo lavoro scaricando le sue mansioni agli altri e questo suo atteggiamento, forse, mi fastidia più della saccenza. Ma chiudiamo il capitolo Wiki per aprirne un altro: il capitolo sul capo.
Il mio capo, il capo supremo, quello che gestisce questa baracca, è un uomo spregevole. Da oggi in
poi, per comodità, verrà chiamato Shrek Soprano. Credevate, fino a ieri, che non fosse umanamente possibile essere uguali a Shrek e anche uguali a Tony Soprano? Ebbene, vi sbagliavate. Tutto è possibile, ma proprio tutto.
Shrek Soprano non solo è una brutta persona (dove l'aggettivo brutta non si riferisce, sebbene sarebbe corretto pensarlo, alla fisicità) ha anche la faccia come il deretano di un macaco (e non in senso letterale). Non lo dico così per dire, sia chiaro, lo dico perché è vero. Non solo non ci ha ancora pagato la mensilità di agosto (avete capito bene) ma si permette anche di fare il simpatico con certe osservazioni che potrebbe anche evitare. Senza contare, poi, quei suoi brutti occhietti porcini con i quali ti guarda e poi ride. Cosa diavolo ti ridi, dannazione? Sono qui, nel tuo fumosissimo ufficio, a chiederti di farmi sapere cosa diamine hai intenzione di fare con me dato che il mio contratto è scaduto e tu non hai avuto manco la decenza di accorgertene e tu mi guardi, dall'alto della tua calvizie precoce che ti rende ancora più simile a Shrek, e ti fai una risata? Cosa cazzo ti ridi? Mi hai anche appena proposto, con aria tremendamente seria, di portarti dei dolci fatti da me perché, dato che mi piace cucinare, potrei farteli assaggiare, darti le ricette e farli vendere al tuo squallidissimo locale del cactus. E hai anche il coraggio di ridere? Non c'è assolutamente niente da ridere, niente. N-I-E-N-T-E.
Nulla sembra andare per il verso giusto, nulla. La mia amica, la ragazza che nella scorsa puntata ciabattava per le scale, è andata via. Andrà a lavorare per un'altra agenzia di comunicazione e sono davvero contenta per lei. Finalmente farà il lavoro che le piace, ritroverà la pace interiore e, perché no, anche esteriore. E allora sarà bello vederla ridere. Però mi mancherà. Lavorare qui senza di lei non è lo stesso.
E poi c'è il mio mondo interiore, così ingarbugliato di pensieri e strane situazioni che sembra di stare nel bel mezzo di un mercato ortofrutticolo in un paese del sud del mondo. Qualcuno torna dal mio passato, mi scombussola un po' e mi dice che non devo avere delle aspettative. Qualcuno mi porta a pormi delle domande e la mia coscienza, quel dannato grillo parlante, mi dice di riflettere su quello che voglio fare. Sicura che nella vita vuoi davvero fare la copy? 
Di certo, però, c'è solo una cosa: devo andare via da qui, da questa agenzia. 

6 commenti:

  1. Ouch, mi spiace. Sia per il capo Shrek Soprano (però a me piace Shrek ;__;) che per Wiki... odio gli Wiki. Se ancora non gli hai strappato via i bulbi oculari, complimenti per la pazienza...
    Non so che dire per consolarti T__T che brutta situazione...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non gli ho ancora strappato i bulbi oculari ma mi ha messa seriamente a dura prova. Ho un brutto carattere, sono spesso acida e delle volte rispondo seriamente male alla gente (ma mai gratuitamente) e non puoi capire quanto devo trattenermi per non rispondergli davvero male. Ci provo, non sai quanto, ma spesso non ci riesco. Il fatto, poi, che debba tentare di insegnarmi come si utilizzano le virgolette caporali affermando una cosa PALESEMENTE sbagliata o che debba correggere le cose scritte da me commettendo degli errori anche abbastanza gravi mi urta davvero. Perché lui millanta un'esperienza nel campo di 2 anni e non lo fa nemmeno con troppa umiltà, anzi. Guarda, sul serio, credo che entro la fine dell'anno mi macchierò di omicidio.

      Elimina
  2. Tch, in casi come questo 'macchiarsi di omicidio' è una dicitura inesatta... direi piuttosto 'elargire un servizio gratuito all'umanità' è_é Non riesco ad immaginare niente di più irritante di un tizio che fa errori correggendoti e se la tira pure... Ma quindi è una specie di tuo superiore? Dimmi, DIMMI che è sfruttato pure lui, cosicché le tue sofferenze non appaiano del tutto vane!
    (.. comunque io prima o poi un 'waffa' ben camuffato lo lascerei cadere... del tipo 'Mi sto sforzando di essere cortese ma per me sei sterco' ò_ò)

    RispondiElimina
  3. Nereia mi dispiace per il lavoro e d 'altra parte si può leggere solo se si sta bene,é un'attività voluttuaria oltre che voluttuosa,lussuosa ancorchè lussuriosa.Sei più che giustificata e abbiti cura.

    RispondiElimina
  4. Ho superato la prova.
    Ok, tornando al post - e rimettendo gli occhi in asse - mi spiace molto per le tue sventure. Spero che l'esperienza comunque ti torni utile in futuro!

    RispondiElimina
  5. @La Leggivendola: non è sfruttato, purtroppo, anzi ha anche un bel contratto per la poca esperienza che ha. Davvero, no comment.

    @Diaz ciarlo Gianni: grazie per il supporto. :)

    @Salomon: quale prova? :O

    RispondiElimina